martedì 5 luglio 2016

Ciao Gianni Gianni!!


Ti scrivo ora perché ho visto solo di recente i tuoi “interessanti”, “stimolanti” e “costruttivi” commenti. Chiedo in anticipo scusa ai lettori se scrivo queste poche righe fuori dal contesto del blog, ma ho necessità di comunicare alcune brevi cose al presunto commentatore anonimo che si è presentato appunto col finto nome con cui l’ho salutato nel titolo del post. Ehi tu Finalmente Avvocato (sempre meglio tardi che mai….), ti senti realizzato e soddisfatto pensando di avermi provocato? Mi trovo purtroppo per te a constatare che nonostante il tuo "datato"… ed "immenso"…  impegno professionale nel mondo del diritto, non hai perso le “buone abitudini” e hai ancora tanto tempo da spendere e perdere nel credere di poter denigrare, screditare e ridicolizzare gli altri con i tuoi soliti mezzucci infimi, meschini, vili, squallidi, penosi e ridicoli; sappi caro il mio Gianni Gianni che c’è chi da tempo ha di gran lunga di meglio da fare della e nella propria vita…. Comunque, giusto per puntualizzare, l’intento di questo blog non è mai stato quello di proporre contenuti del tutto inediti, anche se per la gran parte lo sono, bensì di creare spunti di riflessione nell’ambito educativo, come si evince chiaramente dal titolo del blog stesso; e poi se non ti fosse chiaro, ricorda che c’è una notevole differenza tra prendere spunto, in parte estrapolare ed infine per lo più rielaborare un’ampia varietà di contenuti rispetto a copiarli semplicemente…..  Ah infine, lascio a te l’onore della pratica del diritto (no grazie, non è la mia professione) e per libera scelta non ho alcun bisogno di fare anch’io opera di sostegno (tra l’altro, per tua informazione, si tratta di un compito di alta professionalità aggiunta e di notevole responsabilità per un docente e c’è poco da fare ironia di bassa lega) in quanto, oltre ad essere un docente professionalmente impegnato nei ruoli del personale educativo (vedi CCNL Comparto Scuola vigente, Capo IV, art. 25), sono da tempo anche un docente abilitato all’insegnamento in ogni ordine e grado di scuola….. Forse tu, a tale proposito e visto che siamo in argomento, avresti bisogno da parte di qualcuno di qualche altra forma di sostegno…..  P.S. Ah, in quanto ai tuoi “preziosi” ma insignificanti, mendaci ed inutili commenti, hai già visto cosa ne ho fatto?!…... :)))))))))))  VINC

Rilevanza della qualità delle relative dinamiche nell’ambito di un processo educativo


E’ fondamentale procedere ad una valutazione qualitativa quando si parla di processo educativo e delle dinamiche ad esso collegate, in quanto sono vari i fattori che, integrandosi tra loro, agiscono ed incidono su ciascuno di noi confluendo in un atto educativo. Intanto per processo educativo dobbiamo intendere un percorso che prende origine dal concetto di educazione che va ben oltre ciò che si pensa comunemente e solitamente: riguarda e comprende qualsiasi stimolo proveniente dal mondo esterno, a cominciare dalla famiglia per proseguire con la scuola ed il sociale. Non a caso il termine “educare”, come quasi tutti sappiamo, deriva dal verbo latino “educere”, che significa appunto “tirar fuori”, “sviluppare”, dunque educare significa innanzitutto e indubbiamente aiutare e stimolare la crescita psicologica e fisica di un individuo orientandola in senso positivo e costruttivo. Quindi, in un senso ancora più ampio, la parola “educazione” arriva ad esprimere l’intero processo di formazione dell’uomo, indicandogli appunto la strada da intraprendere e seguire al fine di scoprire sé stesso e le proprie particolari caratteristiche ed inclinazioni. La definizione in questi termini del processo educativo rende ancor più chiaro così che l’atto educativo è in un certo qual modo un percorso che interviene in maniera continuativa nel tempo, consistendo in pratica in una prassi formativa che dura tutta la vita. Ora il come educare richiede inevitabilmente e necessariamente dei momenti di confronto e relazione e, in questo peculiare contesto, la comunicazione riveste una funzione essenziale in quanto ‘conditio sine qua non’ imprescindibile e fondamentale dell’esistenza umana come pure dell’ordinamento civile e sociale; infatti si pensi già solamente che ogni individuo è coinvolto a partire fin dall’inizio della propria vita in un cruciale ed indispensabile processo di acquisizione delle regole necessarie ed utili per comunicare efficacemente con gli altri suoi simili. Possiamo infine ritenere che ciascuno di noi venga invitato a svolgere il suo ruolo di educatore responsabile, a prescindere dal sistema di riferimento considerato come la famiglia, la scuola o qualunque altra comunità o centro di aggregazione sociale. Dunque la scelta di impegnarsi in modo chiaro, attivo, costante, duraturo e responsabilmente maturo nel portare avanti la propria missione educativa rappresenta sicuramente la giusta chiave attraverso la quale l'educando a noi affidato e di cui ci occupiamo può raggiungere un pieno sviluppo formativo ed un gratificante successo personale.