giovedì 24 gennaio 2019

L'Educatore (Docente del Personale Educativo), questo 'sconosciuto'...


L’Educatore, prima detto Istitutore, quindi ora Docente (del Personale) Educativo, “oltre” i luoghi comuni del preconcetto e della controinformazione e/o ignoranza largamente diffuse. 
È confidente dei suoi alunni, motivatore, tutor, assistente nello studio, esempio morale, guida psicologica, mediatore nelle relazioni tra pari e/o con gli adulti, consulente per le famiglie, per i docenti, per il DS; tutela, protegge, vigila, ammonisce, rincuora, sostiene, ascolta, orienta, corregge, gratifica.
Dopo un paio di giorni dall’inizio dell’anno scolastico, prodigiosamente, conosce già perfettamente tutti i nomi dei suoi nuovi alunni, perchè li ha registrati con la memoria del cuore e quindi per lui appaiono tutti importanti e diversi tra loro, unici: li tratta come persone, non come numeri.
I suoi strumenti non sono specificamente didattici, ma emotivi, passionali e umani. Se riveste appieno il suo nobile ruolo è sempre capace, riesce a farsi seguire dagli allievi, ma direi questa è anzi la sua dimensione naturale e quotidiana: quindi è da encomiare per quanto sia prezioso il suo “ufficio”, tenendo presente che opera e si fa valere senza ricorrere alla minaccia delle interrogazioni, allo spauracchio del voto, o a quello del debito e, ancor peggio, anche senza alcuna traccia di valutazione sulla sua delicata e complessa azione educativa.
Pare incontrovertibile che il peggiore o anche il mediocre tra tutti è potenzialmente, per le ragioni esposte, il migliore di qualsiasi ‘docente di disciplina’, che non possa a sua volta definirsi, prima ancora che docente, Educatore egli stesso. Questo giustifica la grande risonanza della sua presenza e vicinanza sui suoi ragazzi, che con suo immenso orgoglio dicono di sentirsi “orfani” senza di lui!!
“L’abilitazione” alla professione non la ottieni solo col titolo, ma te la conferiscono i tuoi alunni, ed è frutto della sudata e continua esperienza sul campo.
Non esiste Educatore senza i suoi alunni. Se ti riconosci in questa descrizione, non puoi non essere fiero dell’onore che hai ogni giorno affiancando i tuoi ragazzi e non puoi, al contempo, negare che sul tuo percorso quotidiano dovrai farti molti nemici. Eroi? Superpoteri? Niente di tutto questo: competenza, passione, professionalità, umiltà, tempo e dedizione, conditi da tanto calore umano. La differenza sta tutta qui. Educatori si nasce.
Non tutti sanno che ai ruoli di Educatori delle Istituzioni Educative Statali (Convitti Nazionali ed Educandati Statali) si accede, a seguito di abilitazione alla professione, tramite concorso nazionale pubblico per titoli ed esami riservato attualmente a chi in possesso di Laurea in Scienze della Formazione, Pedagogiche e affini. 
Il (docente del) personale educativo è quindi a tutti gli effetti dipendente statale del Ministero dell’Istruzione ed è equiparato giuridicamente e professionalmente allo status di Docente. Tecnicamente la sua qualifica è appunto quella di “Docente-Educatore”.
Il titolo di accesso alla professione è dunque la Laurea in Scienze della Formazione, Scienze dell’Educazione, Scienze Pedagogiche, Classe di concorso L030 “Pedagogia e didattiche speciali per l’insegnamento” ordine di scuola PPPP.
Collocata dal DPR 388/99 art. 3 nell’area della funzione docente. 

(Fonte: Web Site "La tecnica della scuola")

https://www.tecnicadellascuola.it/leducatore-questo-sconosciuto